..tutto quello che si ha in mente senza filtri come un flusso inarrestabile che nemmeno la punteggiatura può fermare..
L'ELOGIO DELLA FOLLIA..
venerdì, febbraio 27, 2009
DUE PAROLE
racchiudi un mondo nell'avorio lampi di luce in una comprensibile oscurità . fragorose risate lacrime sincere ci coltivano durante un viaggio intrapreso in una fredda nottata. non si può.. camminare soli.
unica voce fra tante affacciarsi curiosamente scrutarmi , leggendo in ogni riga, i miei sospiri battiti frenetici di azzurro dipinti ad occhi chiuso attraverso ed ammiro, il tuo paesaggio
senza respiro in una stanza non più vuota carica solo del nostro calore sento nuovi profumi. sensi colmati mai appagati, alla continua ricerca di un sole che mi accarezza.
soffice ogni cosa che fai sento il tuo respiro dentro me incontro al sole senza accecarmi.. lento assoporo ogni emozione scolpita nel mio profondo chiudo gli occhi immagino il grano, il mare.. vivendo la poesia..
Assaporando, vivendo Godendo della bellezza Inaspettata. Eppure è qui vicina a me Camminare, sfiorando Il terreno. Sentire,accarezzare la sua soffice pelle Stringere mani Che non voglio lasciare. Aprire porte anche al buio senza paura. Io perso con piacere.. nella luce dei tuoi occhi.
Incrocio il cobalto Magnetizza lo sguardo Attrae corpi celesti Fondendo le anime In un fremere Di battiti. Accelerazione dei sospiri Due sorrisi Interminabili Che si specchiano.
Era bello vedere che il verde ritorna e che si svegliano i ghiri era bello sapere che dopo l'inverno la voglia ritorna anche a te
era bello sapere che solo d'estate come gli insetti sui fiori era bello vedere i capelli bruciare e cambiare colore era bello vederti nuotare andare in fondo per poi risalire era bello star svegli la notte e tutto il giorno dormire
il mondo prima che arrivassi te
era bello cadere d'autunno sopra le foglie come le foglie era bello sentirti cantare giù per le scale era bello vederti ballare era bello, era bello
il mondo prima che arrivassi te
era bello il cielo d'inverno come i tuoi denti era bello sentire le tue mani fredde cercare qualcosa di me era bello i tuoi piedi sopra le cosce un po’ come fossimo in moto ma distesi sul letto mio fresco quasi come guidassi tu